L’uomo e il cielo
Se la natura avesse fatto l’uomo
come vorrei, sarebbe assai più armato:
all’uomo io avrei dato tutti i doni
di cui fu larga la sorte agli animali:
forze di elefante e balzo di leone,
l’età della cornacchia, l’impotenza
torva del toro, la docilità
mansueta dei rapidi cavalli:
e in più l’ingegno umano della vita.
Ma Giove ride in cielo: fu il suo alto
senno a negare tutto questo all’uomo,
perché una folle audacia senza fine
ci avrebbe fatto conquistare il cielo.
Restiamo paghi dunque dei suoi doni,
viviamo il nostro tempo destinato
senza tentare ciò che ci trascende
Fedro (Favole)